Sotto il Velo

5 Agosto Marsala

Cari assidui lettori, almeno spero che qualcuno ci legga ;)

Sulle note di “Occhi da orientale”, oggi vi scrivo dalla mia terra, Mars Allam, così sopranominata dagli arabi. Il significato è porto di Dio, perché ricca di tante bellezze naturali ancora incontaminate. La terra dei limoni e dei fichi d’India e tanto altro ben di Dio per l’appunto! Ma non è questo ciò di cui vi volevo parlare. Bensì della presentazione del libro “ Sotto il Velo” e del meraviglioso incontro con l’autrice di questo esilarante fumetto, Takoua Ben Mohamed.

Chi è Takoua?
Nata a Douz, in Tunisia, cresciuta a Roma sin dall’infanzia. Graphic Journalist e sceneggiatrice. Diplomata all’Accademia di cinema d’animazione Nemo Academy of Digital Arts di Firenze. Fondatrice del “fumetto intercultura” a soli 14anni. Vincitrice di diversi premi e riconoscimenti, come il Premio Speciale Moneygram Award 2016. Insomma, tanta roba! Eppure quando l’ho incontrata dietro le quinte e poi l’indomani per un giro turistico di Marsala, lei non ha mai fatto cenno alla sua carriera, inutile dire quanto mi abbia colpito la modestia e la semplicità con cui si presenta agli altri.
Dagli amici si fa chiamare Taku, abbiamo la stessa età, ha viaggiato il mondo in lungo e in largo per lavoro. Nonostante gli “impegni costituzionali” è molto attiva in associazioni giovanili e di volontariato, nel dialogo interculturale e nel sociale. Autrice del catalogo Woman story e collaboratrice con la rete Near Antidiscriminazione dell’Unar.

Sotto il Velo
Fumetto autobiografico, molto (auto)ironico, avvincente, l’ho letto in un’ora! Sin dalle prime pagine riesce a farti sorridere di gusto. Senza mai cadere nel banale, riesce a trattare con leggerezza temi pesanti, smontando (pre)giudizi, stereotipi sia da un lato che dall’altro.
“Ma come ti vesti?”; “Dormi con il velo?”; “Ma porti il velo perché non ti lavi i capelli?”; “Ma vieni dalla Mussulmania?”.
Queste sono una delle tante domande riportate dal libro, che anche a me sono state fatte e che forse anche voi, almeno una volta nella vita, avreste voluto farmi, ma non ne avete trovate il coraggio.
Adesso vi lascio con qualche inedita vignetta del libro per mostrarvi meglio la lente di ingrandimento dell’autrice e il taglio ironico del libro.

Takoua Ben Mohamed, Sotto il velo, Beccogiallo 2015, pp. 107

Sabrin Abboud

About Sabrin Abboud

È questo che in tante vite è andato smarrito: il senso della propria vocazione, ovvero che c'è una ragione per cui si è vivi. NON la ragione per cui vivere. NON il significato della vita in generale o la filosofia di un credo religioso. Ma la sensazione che esiste un motivo per cui la mia persona, che è unica e irripetibile, è al mondo e che esistono cose alle quali mi devo dedicare, al di là del quotidiano e che al quotidiano conferiscono la sua ragione d'essere. La sensazione che il mondo, in qualche modo, vuole che io esista. La sensazione che ciascuno è responsabile di fronte a un'immagine innata i cui contorni va riempendo nella propria biografia. Di James Hillman da Il codice dell'anima. Ho scelto questa citazione, da questo libro, perché esprime molto meglio di come avrei potuto dire io, con le mie parole, il motivo che mi ha spinto a far parte alla nascita di questo blog, il mio percorso di studi e le mie più grandi e intime aspirazioni. Mi chiamo Sabrin Abboud, ho 23 anni. Sono nata e cresciuta in Italia, nella mia amata Sicilia. Ho origini egiziane e marocchine. Sono iscritta all'università, nel CdL Medicina e Chirurgia. Amo la fotografia, leggere, dipingere e stare all'aperto. La mia sezione ho preferito chiamarla etulas, perché voglio trattare della salute sotto un altro punto di vista, spesso trascurato dai mass media, eppure fondamentale. Come i determinanti sociali di salute, inquinamento ambientale, salute mentale, salute nelle carceri, salute internazionale e diritti umani. Citazioni preferite: - "E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l'umanità. " Da il Corano “l'uomo non è interamente colpevole, non ha dato inizio alla storia; né è del tutto innocente poiché la continua” A. Camus