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Il genocidio Armeno

” Non-ti-scordar-di-me”

Il genocidio armeno, conosciuto anche con i nomi : “Olocausto armeno”; lo “Strage armeno” oppure anche il “Grande massacro”. Indica l’omicidio intenzionale e sistematico da parte dell’impero Ottomano durante e dopo la prima guerra mondiale. Ciò è stato fatto attraverso massacri e deportazioni forzati, si tratta di una marcia in condizioni difficili per portatre alla morte i deportati. I numero delle vittime armene secondo le ricerche sono comprese tra 1 milione e 1,5 milione di persone. Altri gruppi etnici cristiani sono stati attaccati e uccisi da parte dell’impero Ottomano durante questo periodo, come gli Assiri,Caldei, Greci e altri. I ricercatori ritengono che questi eventi sono parte dello stesso genocidio politico perseguito da parte dell’impero Ottomano contro le comunità cristiane.

Il massacro degli armeni è uno dei crimini del primo genocidio della storia moderna, e sottolineano che la metodologia dell’organizzazione per l’uccisione mirano alla eliminazione degli armeni. E purtroppo non ultimo.

Attualmente ci sono troppe strutture memoriali che comprendono dei resti delle vittime del massacro. Il 24 aprile di ogni anno vi è l’anniversario del genocidio armeno, il giorno in cui più di 250 armeni a Istanbul sono stati arrestati, e in seguito l’esercito Ottomano ha espulso gli armeni dalle loro case e li ha costretti a marciare per centinaia di chilometri nel deserto di quella che è oggi la Siria, e sono stati privati di cibo e acqua. I massacri erano casuali e ci sono stati molti uccisioni, indipendentemente dall’età o dal sesso, c’erano sturpi e abusi sessuali di molte donne.

La Reppubblica turca, lo stato successore dell’impero Ottomano nega la presenza di massacri che sono confermati dalle Nazione Unite che negli ultimi anni ha fatto delle chiamate ripettute alla turchia per riconoscere il genocidio. Finora più di 20 paesi hanno riconosciuto ufficialmente il massacro degli armeni come genocidio ( Argentina; Armenia; Belgio; Canada; Francia; Italia; Grecia; Lituania; Libano; Paesi Bassi; Svezia…).

Gli armeni fin dal undicesimo secolo vivevano sooto la turchia con vari imperi fino all’impero Ottomano. Nel XIX secolo, l’impero Ottomano era diventato più arretrato rispetto agli altri paesi europei, durante questo periodo molti paesi hanno ottenuto l’indipendenza dall’impero Ottomano come la grecia, romania, serbia e la bulgaria. E sono apparsi anche dei movimenti tra gli arabi e gli armeni e i busniaci che ha portato a reazioni violento contro di loro.

Abdul Hamid II viene accusato, essendo il primo ad iniziare l’attuazione dei massacri contro gli armeni e gli altri cristiani che erano sotto il dominio dell’impero Ottomano. Nel suo regno vennero effetuati dei massacri ” hamidiani”; l’uccisione di centinaia di migliaia di armeni, greci, e assiri per ragioni economici e religiose. Gli operazioni sono avvenute tra gli anni 1894-1896, quelli conosciuti con i massacri del Hamidiya. Abdul Hamid aveva anche sollecitato le tribù curde per attacare i villaggi cristiani.

Con lo scoppio della I° guerra mondiale, molti popoli che era sotto il controllo dell’impero Ottomano, hanno mirato alle indipendenze. Tra questi popoli c’erano anche gli Armeni, che hanno avuto l’aspirazione di istituire una patria nazionale nel 1915. Le armate dell’impero Russo avevano fatto una marcia verso l’impero Ottomano e hanno occupato il tour Merck e Nirōh e Vrchin attualmente situata nel sud-est della Turchia. Le truppe russe guidate dal generale Gioronsbov si sono diretti verso la città Rowandoz accompagnate da quatro squadre di volontari armeni Nel 13 Maggio le truppe russe e armene occuparono la città di Khanaqine hanno ucciso cinquemila residenti di Rawandoz e Khanaqin e le regioni a causa del fatto che queste aree si sono schierati con l’impero Ottomano per affrontare l’attacco russo, hanno confiscato il bestiame e le colture e hanno continuato l’occupazione fino alla rivoluzione d’ottobre in Russia nel 1917.

La diffusione della notizia dei massacri compiuti dagli armeni sotto il controllo della russia delle zone curde, a causato lo spostamento della popolazione della città di Van e Mageorha, sud a Kalimadah e altre regioni in aree di sicurezza.

Durante I° guerra mondiale, i turchi, in collaborazione con il clan curdi hanno sterminato centinaia di villaggi armeni e est del paese, nel tentativo di cambiare la demografia di queste aree, nella convinzione che essi possono cooperare con in russi e armeni ribelli, mentre gli abitanti del villaggio, sono stati costretti a lavorare come facchini dell’esercito Ottomano per poi giustiziarli dopo lo sfruttamento. Tuttavia la decisione del genocidio globale ebbe inizio nella primavera del 1915, nel 24 aprile, gli Ottomani hanno raccolto centinaia delle figure più importanti dell’Armenia in Istanbul e gli hanno eseguiti nelle piazze delle città e po hanno ordinato a tutte le famiglie armene in Anatolia di lasciare le loro proprietà ed unirsi al convoglio che era costituito di donne e bambini per marciare nel terreno montuoso e nel desero inoltre sono stati privati di cibo e vestiario. Durante questo spostamento all’incirca del 75% delle persone sono morti.

Gli armeni sono emigrati in molti paesi del mondo tra cui gli armeni in Siria,   Libano, Egitto l’Iraq.

La Turchia continua a negare il genocidio, e questo causa una forte tenzione tra l’Europa e la Turchia. La Francia ultimamente ha posto una legge che punisce con il carcere la negazione del genocidio armeno, mentre la Turchia punisce con l’arresto e la reclusione fino a tre anni se uno in pubblico nomina l’esistenza del genocidio degli armeniin quanto è un gesto anti-patriotico. In effetti lo storico Taner AkÇam che fu il primo a parlare del genocidio fu arrestato e condannato a 10 anni di reclusione per i suoi scritti ( dopo un anno riuscì a scappare in Germania).

Nel 12 Aprile 2015, il papa Francesco ha parlato del genocidio in occasione della messa di commemorazione del centenario, dichiara che il massacro armeno fu il primo genocidio del XX° secolo. Pur non avendo dichiarato nulla di nuovo, tale dichiarazione ha suscitato una forte reazione del presidente turco Erdõgan.

Gli armeni si apprestano a ricordare i cento anni trascorsi dal primo grande genocidio del XX secolo, il Metz Yerghen, che in lingua armena significa ” il Grande Male “. Come simbolo per la commemorazione del centenario è stato scelto un fiore, il ” non-ti-scordar-di-me “, che molti armeni hanno già iniziato a usare come immagine di profilo sui social network,   Il fiore è stato scelto per ricordare le vittime della ferocia dei nazionalisti ” giovani turchi”, che portò alla morte di circa un milione e mezzo di Armeni,ed ebbe il suo prologo nell’arresto e nella successiva uccisione o deportazione di alcune centinaia di intellettuali armeni di Istanbul non solo in quel periodo ma continua sinora come il giornalista turco-armeno Hrant Dink processato, recluso ed infine assassinato proprio per aver parlato troppo del genocidio. Il tema della momoria è centrale, in questo caso, non solo per il tributo da prestare alle vittime, ma anche da un punto di vista politico.

 

 

 

Il 23 aprile 2015 ci sarà in Piazza della Repubblica a Yerevandei System of a Down, band americana composta da discendenti delle vittime dell’olocausto armeno, oltre ad altre iniziative… pure noi potremo ricordare il genocidio pur non potendo andare a Yerevan con un gesto semplice ed è quello diguardare il film omonimo dei fratelli Taviani o leggere ” La masseria delle allodole ” di Antonia Arslan.

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Rajaa

About Rajaa

Mi chiamo Rajaa F. ho 23 anni, sono un studentessa universitaria, studio lingue e comunicazione. Sono di origini maghrebine, nata e cresciuta in Marocco fino all'età di 18 anni. Il mio principio nella vita si riassume in due versi: - “بقدر الكد تكتسب المعالي” ( più o meno significa che il tuo successo dipende da quanto ti impegni) - ”و ما نيل المطالب بالتمني و انما تاخد الدنيا غلابا” (piu o meno significa che la tua richiesta non la ottieni sperando che la vita te la dia ma si ottiene lottando ) Purtroppo facendo la traduzione si perde il senso delle frasi. Mi piace leggere libri sia su fatti reali sia di fantasia, i libri che mi hanno colpito maggiormente sono: Mille splendidi soli e Il cacciatore di acquiloni di Khaled Husseini, Le mille e una notte e ovviamente libri di religione islamica. Mi piace viaggiare, il mio sogno è seguire la leggenda di Ibn Battuta , un esploratore e viaggiatore marocchino. Vorrei lasciare la mia impronta ovunque, come donna araba musulmana. Questo è uno dei motivi per cui siamo stati creati. Ho chiamato la mia sezione: Difenditi contro le armi della persuasione. Ultimamente ho letto un libro di psicologia sociale, che ti apre letteralmente gli occhi. Parla delle diverse tecniche di comunicazione. Che è necessario conoscere, per poterci difendere. Perché se non ti occupi della psicologia, la psicologia si occuperà di te. Oggi giorno siamo bombardati da una lunga catena di pubblicità piena di un linguaggio da decodificare che a sua volta contiene vari armi di persuasione, che la gente di solito non conosce, non ci fa caso ed è così che spesso cadiamo in trappola, senza rendercene nemmeno conto!