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In base alla meta, si fissa l’impegno

Ramadan Pages,July 09 2009 Photo by Salem Khamis

 

Si tramanda che Abu Sa’id al-Khudrì raccontò: «L’Inviato di Dio – che la pace e la benedizione divina siano su di lui– disse: «Date ai vostri occhi la loro parte di adorazione»; Gli fu chiesto: “O Inviato di Dio, qual è essa?”. Rispose: «Riflettere sul Libro, meditarvi sopra e trarre dal suo meraviglioso contenuto insegnamento».

Colgo questa nobile indicazione profetica per condividere il frutto di una meditazione sul Libro di Iddio Altissimo-udita durante una seduta sapienziale- e che è possibile condensare nel titolo “in base alla meta, si fissa l’impegno”.

Appartiene alla comune esperienza che i movimenti dell’uomo possono essere generalmente di quattro tipi: il semplice cammino, il passo svelto, la corsa e la fuga. Questo andamento crescente dipende dalla causa che lo provoca. Di fatto, in stato di sicurezza, tendiamo a camminare; Se la causa cresce d’importanza siamo invece portati ad accelerare il passo, quindi a correre se necessario, o a fuggire se siamo in stato di pericolo.
Poniamo ora il nostro sguardo sul Libro di Iddio Altissimo, per vedere come tali andamenti siano descritti, e da quali cause sono indotte (con l’accortezza di guardare soprattutto al versetto riportato in arabo, poiché la traduzione dei versetti coranici non coglie le sottili differenze tra i termini):
1) Il semplice cammino [al mashy]

هُوَ الَّذِي جَعَلَ لَكُمُ الْأَرْضَ ذَلُولًا فَامْشُوا فِي مَنَاكِبِهَا وَكُلُوا مِنْ رِزْقِهِ وَإِلَيْهِ النُّشُورُ  

«Egli è Colui Che vi ha fatto remissiva la terra: PERCORRETELA in lungo e in largo, e mangiate della Sua provvidenza [arrezk]. Verso di Lui è la Resurrezione». [67:15]

Il camminare sulla terra è necessario dunque per procurarsi il proprio sostentamento [arrezk]. Poiché quest’ultimo è stato garantito da Allah l’Altissimo a ciascuno di noi quando eravamo ancora nel grembo materno, non c’è bisogno che l’uomo si affanni e si preoccupi più del dovuto per esso. Per questo gli è stato accostato il semplice cammino, in quanto esprime la tranquillità e la sicurezza di colui che ha una meta sicuro di raggiungerla.
2) il passo svelto [assa’y]:

  يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آمَنُوا إِذَا نُودِيَ لِلصَّلَاةِ مِنْ يَوْمِ الْجُمُعَةِ فَاسْعَوْا إِلَى ذِكْرِ اللَّهِ وَذَرُوا الْبَيْعَ ذَلِكُمْ خَيْرٌ لَكُمْ إِنْ كُنْتُمْ تَعْلَمُونَ
«O credenti, quando viene fatto l’annuncio per l’orazione del Venerdì, ACCORRETE al ricordo di Allah e lasciate ogni traffico. Ciò è meglio per voi, se lo sapeste». [62:9]

Qui la causa diviene più nobile, la preghiera del Venerdì, e perciò gli è stata accostata non il semplice cammino, ma l’entusiasmo e la prontezza propri del passo svelto, che esprime il desiderio di essere il prima possibile nella Casa di Iddio Altissimo.
3) La corsa [al mosara’ah]

وَسَارِعُوا إِلَى مَغْفِرَةٍ مِنْ رَبِّكُمْ وَجَنَّةٍ عَرْضُهَا السَّمَاوَاتُ وَالْأَرْضُ أُعِدَّتْ لِلْمُتَّقِينَ
«AFFRETTATEVI al perdono del vostro Signore e al Giardino vasto come i cieli e la terra, che è preparato per i timorati». [3:133]

Quando si tratta di chiedere perdono ad Allah- Gloria a Lui l’Altissimo- per i peccati commessi, non si può avere un andamento pacato e tranquillo, nè tanto meno un passo svelto, ma correre verso di Lui, nella speranza di essere perdonati.
4) La fuga [al ferar]

فَفِرُّوا إِلَى اللَّهِ إِنِّي لَكُمْ مِنْهُ نَذِيرٌ مُبِينٌ
«ACCORRETE allora verso Allah! In verità io sono per voi un ammonitore esplicito da parte Sua». [51:50]

Un versetto questo che encomiabilmente raccoglie in sè sia la paura [“fuggite”] che la speranza [“verso Allah”] del credente, che quindi nonostante la paura verso Iddio Altissimo, fugge verso di Lui, perchè Egli è il Misericordioso, e la salvezza si trova solo presso di Lui!

Che Allah ci accordi il suo perdono, ci accresca in conoscenza, e non ci privi dei frutti della meditazione sul Suo Libro Sublime.