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La brezza dell’alba ha segreti da dirti.

Cagliari, 3º giorno di Ramadhan

Da pochi minuti la voce del Mu’ezzin del Fajr mi ricorda l’inizio del digiuno. Decido di rimanere sveglia per studiare e sfruttare l’effetto della caffeina che ancora circola nelle mie vene. Però prima di iniziare con lo studio, volevo completare di leggere il 3º juz’ del Corano.

Non appena finisco di leggere il seguente versetto:
In verità nella creazione dei cieli e della terra e nell’alternarsi della notte e del giorno ci sono segni per coloro che riflettono.
Che in piedi, seduti o coricati su un fianco ricordano Allah e meditano sulla creazione dei cieli e della terra, [dicendo]: “Signore, non hai creato tutto questo invano.
Gloria a Te!”
Corano III, 190-191

Sento forte l’esigenza di guardami attorno. Mentre penso alle lacrime del Profeta ﷺ al momento della rivelazione di questo versetto.

L’Universo è forse l’unico libro di cui tutti ne comprendono il significato, pur parlando lingue diverse, perché appunto il suo linguaggio è universale e accessibile a tutti.

Mentre alzo gli occhi, mi accorgo di come impercettibilmente stava arrivando la luce di un nuovo giorno.
Accompagnato dal cinguettio degli uccelli. Li osservo a lungo. Rimango estasiata dal loro librarsi liberamente, sfidando le leggi della gravità.
Il loro volteggio mi ha ricordato il solfeggio di una grande opera musicale con melodia gioiosa. Armoniosamente ognuno suonava le sue note.

Avreste dovuto vederli volteggiare per aria, sembrava un invito alle danze. A loro modo davano il benvenuto al nuovo giorno e sempre al loro modo lodavano il Creatore.

Poi c’era il sole così caldo, sembrava di essere abbracciati calorosamente da un caro amico. Mentre il vento semplicemente mi accarezzava il viso.

Ma quanto è meravigliosamente accogliente la natura? Di fronte a questo spettacolo, non a caso il poeta e mistico Rumi scrive:

“La brezza dell’alba ha segreti da dirti.

Non tornare a dormire.

Devi chiedere quello che davvero vuoi.

Non tornare a dormire.

C’e’ gente che va avanti e indietro
attraverso le porte dove i due mondi si toccano.

La porta e’ tonda e aperta.

Non tornare a dormire.”

Ho voluto condividere con voi questi versetti, metafore, poesia e impressioni per rinnovare le nostre speranze e il nostro entusiasmo per un nuovo giorno.

Dio accogli il nostro digiuno e non annoverarci tra coloro che proveranno solo la sete e la fame. Senza provare la dolcezza dell’Iman ( fede ) e della ‘ibad ( adorazione ).
Allahumma Amin.

Sabrin Abboud

About Sabrin Abboud

È questo che in tante vite è andato smarrito: il senso della propria vocazione, ovvero che c'è una ragione per cui si è vivi. NON la ragione per cui vivere. NON il significato della vita in generale o la filosofia di un credo religioso. Ma la sensazione che esiste un motivo per cui la mia persona, che è unica e irripetibile, è al mondo e che esistono cose alle quali mi devo dedicare, al di là del quotidiano e che al quotidiano conferiscono la sua ragione d'essere. La sensazione che il mondo, in qualche modo, vuole che io esista. La sensazione che ciascuno è responsabile di fronte a un'immagine innata i cui contorni va riempendo nella propria biografia. Di James Hillman da Il codice dell'anima. Ho scelto questa citazione, da questo libro, perché esprime molto meglio di come avrei potuto dire io, con le mie parole, il motivo che mi ha spinto a far parte alla nascita di questo blog, il mio percorso di studi e le mie più grandi e intime aspirazioni. Mi chiamo Sabrin Abboud, ho 23 anni. Sono nata e cresciuta in Italia, nella mia amata Sicilia. Ho origini egiziane e marocchine. Sono iscritta all'università, nel CdL Medicina e Chirurgia. Amo la fotografia, leggere, dipingere e stare all'aperto. La mia sezione ho preferito chiamarla etulas, perché voglio trattare della salute sotto un altro punto di vista, spesso trascurato dai mass media, eppure fondamentale. Come i determinanti sociali di salute, inquinamento ambientale, salute mentale, salute nelle carceri, salute internazionale e diritti umani. Citazioni preferite: - "E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l'umanità. " Da il Corano “l'uomo non è interamente colpevole, non ha dato inizio alla storia; né è del tutto innocente poiché la continua” A. Camus