L’ etnopsichiatria ci parla dell’ antropologizzazione della sintomatologia del disagio psicologico e psichiatrico: la manifestazione sintomatologica formale, rituale, della sofferenza psicologica ha evidente matrice culturale; i disturbi dell’alimentazione, anoressia e bulimia sono, ad esempio, espressione prettamente e tipicamente occidentale di tutta una serie di problematiche interiori che nel nord Africa e nel Medioriente trovano concretizzazione esteriore nei cosìddetti fenomeni “magici” e di pseudo possessione demoniaca. Giovani donne in preda all’isteria -stigmatizzate come possedute, depressi cronici – ecco i malocchiati, psicotici irrecuperabili – presunte vittime di funeste e impietose fatture; se è pur sempre vero che i fenomeni demoniaci, magici, costituiscono parte della Realtà globale che ci circonda, questi si manifestano realmente solo nello 0.0000001% delle migliaia di casi che costantemente vengono propinati (anche da sedicenti conoscitori locali del sapere religioso) come ennesima opera del Maligno et similia. A volte basta davvero un filino di cultura scientifica di base per salvaguardare in modo importante la qualità della vita di chi soffre di disturbi psichici; gettare la luce della conoscenza laddove regna la cultura della superstizione, è un dovere di tutti. Il sonno della ragione genera mostri; mostri che soffrono